L’albero della libertà comparve a Brescia quando la città venne abbandonata dai tedeschi, come venivano chiamati, durante le Cinque Giornate di Milano. Si trattava di un semplice pennone issato in piazza del Municipio, l’odierna Piazza della Loggia, ornato da fronde di quercia.
L’albero aveva un forte significato per la cittadinanza. La prima volta che era comparso risaliva al 1796, durante la campagna d’Italia di Napoleone Bonaparte, quando sostituì la colonna sormontata dal Leone di San Marco, simbolo della caduta Repubblica di Venezia.
All’albero venne anche dedicato un inno e, ripetendolo, attorno all’albero si cantava e si ballava:
Or che innalzato è l’albero,
s’abbassi ognor la spada,
nell’italica contrada
regni sovrana la libertà.
Un dolce amor di Patria
s’accenda in questi lidi,
tutti innalziamo il grido
viva, viva la libertà.
Già reso uguale libero,
ma suddito alla legge,
è il popolo che regge
sovrano a tutto ei sol sarà.
Oggi, un altro albero sorge a Brescia, nel cortile dell’Antica Birreria Wührer. Non si tratta di un simbolo di libertà popolare certo, ma è altrettanto importante proprio, guarda caso, per austriaci e tedeschi. Mai Baum è l’albero di maggio. Dall’altezza dell’albero posto fuori da una birreria, in Tirolo come in Baviera, si capisce quanto sia importante la birreria stessa e quante birrerie abbia sparse per il mondo. Ci sono delle persone specializzate proprio nella cura degli alberi destinati a diventare il Mai Baum e uno di questi è arrivato a Brescia nel 2005, adornato poi con i colori della Birreria. Recentemente un gemellaggio con la cittadina di Unterbrunn, a pochi chilometri da Monaco di Baviera, ha suggellato l’importanza dell’Antica Birreria Wührer non soltanto in Italia essendo, infatti, una delle più rinomate birrerie europee.
Testo di Alessia Biasiolo